Iva Berasi - articoli, lettere e interviste dalla stampa | |||||
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Trento, 9 novembre 2007 Uno sportello provinciale per aiutare chi è vittima del «mobbing», insieme a una serie di centri d'ascolto sparsi nel territorio. È la proposta avanzata dalla consigliera di parità Eleonora Stenico, con l'appoggio dell'assessore alle pari opportunità Iva Berasi e la vicepresidente della Provincia Margherita Cogo. Ieri il lancio dell'iniziativa durante un convegno pubblico tenutosi nell'aula magna del Museo Tridentino di via Calepina a Trento. «Un primo passo — spiega Stenico all'interessato pubblico — per sollevare l'attenzione su una problematica, la più o meno grave violenza fisica e psicologica compresa nel termine mobbing, che coinvolge in primo luogo le donne nell'ambiente lavorativo, ma anche quello famigliare, le cui conseguenze si riflettono sull'intera società». Atteggiamenti discriminatori o di isolamento, ripetute e ingiustificate vessazioni sul posto di lavoro, o ancora molestie o insinuazioni. Questa è la cornice degli atti che rientrano nella cosiddetta «strategia mobbing», a cui la giurisdizione civile e penale non è ancora preparata a rispondere. La consigliera nei due anni di attività all'osservatorio delle pari opportunità, ha constatato la necessità dei centri di ascolto, «utili ad aiutare la vittima di mobbing ad uscire dal silenzio che circonda la questione». E infatti, l'assenza di numeri che confermino l'entità del fenomeno, «nonostante l'Italia si attesti al di sotto della media europea, con circa il 4% degli occupati», come riporta l'assessore Berasi, è dovuto spesso alla paura e «al timore che la denuncia provochi la perdita del posto di lavoro», sottolinea Emanuela Zambotti, del centro trentino Antiviolenza. Numerosi e di altissimo livello scientifico e tecnico gli interventi di ieri, per i quali è già in progetto una pubblicazione. Argomento centrale la definizione giuridica di che cosa sia il mobbing, termine che, come ha ricordato Giovanni Tascino, responsabile dello sportello appositamente creato dalla Cisl di Trento, «risulta essere ancora sconosciuto: secondo un sondaggio proposto ad un campione di lavoratori, il 70% non era a conoscenza dell'esistenza del fenomeno». La presidente della commissione provinciale pari opportunità, Lucia Martinelli, ha sottolineato «l'importanza di avviare interventi sul territorio», per creare delle reti che contengano e risolvano il disagio.
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IVA BERASI |
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